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Recensione: "E viceversa" di Chiara Venturelli






TITOLO: E viceversa

AUTRICE: Chiara Venturelli

GENERE: Contemporary Romance

CASA EDITRICE: Self Publishing











Ogni lettore, nel corso della sua vita, avrà sicuramente avuto a che fare con domande ed esclamazioni inopportune su ciò che legge.


Le persone vogliono decidere cosa “noi” dobbiamo leggere e dunque per loro se leggiamo fantasy siamo fuori dalla realtà, se leggiamo rosa siamo troppo romantici, se leggiamo thriller abbiamo problemi mentali… per loro esistono romanzi di serie A e di serie B, quando invece l’importante è il contenuto, la scorrevolezza e anche un pizzico di fantasia che l’autore deve mettere nel testo per catturarci.


La stessa seccatura la hanno anche gli autori e forse loro sono ancora più bersagliati dalle critiche riguardo al genere.


Questo è proprio il problema dei protagonisti di “E viceversa”.


Connor Show è un autore thriller molto amato dal pubblico… scherzo! Questo è uno pseudonimo. Dietro la penna di Connor vi è Cordelia, una ragazza che nella vita di tutti i giorni fa la cameriera in una tavola calda dinanzi al Distretto di Polizia ove lavora il fratello.


Cordelia avrebbe voluto studiare criminologia, ma il fratello non ha mai voluto che la piccola di casa sentisse e lavorasse su crimini e uccisioni.


L’ha sempre voluta tenere in una campana di vetro.


Perciò, Cordelia, invece di annullare questa sua passione, ha deciso di raccontare i casi che sentiva dai poliziotti durante la pausa pranzo (naturalmente cambiando dettagli per non far capire che è lei lo scrittore).



Poi abbiamo anche Eveline Richmond, scrittrice di romanzi storici molto passionali e struggenti. Peccato che dietro di lei vi sia in realtà Eric, il figlio del proprietario di una catena di ristornati “Harris Fast&Grill”, l’erede del re della griglia.





Entrambi hanno deciso di scrivere sotto pseudonimo all’inizio delle loro carriere per non farsi scoprire dalla famiglia, ma di sicuro non pensavano di cambiare anche sesso: è stata la casa editrice, la Dalton Press, a decidere per loro.

Mi sentivo ancora meno pronta a rivelarmi come Connor Shaw, perché il mondo è pieno di gente come Williams e i pregiudizi verso una donna che scrive thriller… […] Sono gli stessi verso un uomo che scrive romance, quindi solo noi possiamo davvero capirci

Come sempre vi è questa convinzione – sbagliata – che le donne possano scrivere solo d’amore e gli uomini di sangue.


Comunque il loro lavoro e la loro vita va per il meglio, ma la casa editrice non può e non vuole perdere l’occasione di mostrarli per la prima volta all’evento letterario dell’anno.

E l’unica cosa da fare per non far crollare i loro castelli di bugie è…scambiarsi!

Per un weekend Cordelia sarà Eveline Richmond e Eric, invece, Connor Show.


Diciamo, però, che il loro primo incontro è tutto tranne che tranquillo e sinceramente non è tranquillo neanche questo famoso weekend letterario!


I due non si stimano a vicenda proprio per i generi che scrivono, non riescono ad andare d’accordo e non trovano un punto in comune.


In realtà uno c’è: provano una forte attrazione per l’uno per l’altro.

Chissà se riusciranno a resistere a questo magnetismo!



Però un altro grattacapo bussa proprio alla loro porta (letteralmente, bussano così tante volte che sarei voluta entrare nella storia e mandare a quel paese): una misteriosa sparizione coinvolgerà la polizia e porterà l’attenzione proprio su di loro.


È la prima volta che leggo qualcosa della Venturelli. La trama del romanzo mi ha catturato da subito, così appena è stato pubblicato, ho comprato il libro.


I protagonisti sono vicinissimi al genere che scrivono: Cordelia è più fredda e analitica, aspetta e rimugina, non accetta l’amore nella sua completezza perché non ha mai vissuto un sentimento vero e si è sempre e solo accontentata di relazioni fugaci. Eric, invece, è passionale e geloso, è un ragazzo alla mano e con un sorriso sexy sempre presente sulle labbra che riesce ad illuminare perfino una sala oscura.


La scrittura della Venturelli è pulita, incantevole e soprattutto scorrevole.

Le pagine si girano così velocemente che vi ritroverete alla fine senza neanche sapere come.

Se non fossi una semplice studentessa di cinema, ma un produttore o una sceneggiatrice esperta, ci farei un pensierino per un film.

C’è tutto: il mistero, le incomprensioni, le paure, l’amore e tanta suspense.


Il mio voto è:

Chiara

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