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Recensione: "FIDANZATI PER LE FESTE" di Chiara Rametta e Francesca Cominelli

Aggiornamento: 21 dic 2021





TITOLO: Fidanzati per le feste

AUTRICI: Chiara Rametta e Francesca Cominelli

GENERE: Chicklit

CASA EDITRICI: Self Publishing










Ladies and gentleman i Paribo sono tornati!

Ed io non posso che esserne felice, ma che dico? Super felice.


In primis ringrazio le autrici che mi hanno concesso l'onore di leggere il libro in anteprima.


La novella natalizia del 2020 (se volete leggere la recensione cliccate qui) lascia il posto al romanzo 2021... e chissà forse anche ad altro nel 2022.


Il Mr. Burns che è in me ha detto Eccellente milioni di volte appena è uscita la notizia che la novella si sarebbe evoluta in un romanzo.


Il libro, non solo include la parte già presente nella novella (che ormai non trovate più in commercio), ma come è giusto che sia anche il continuo... e che continuo.


Anche se non è più un libricino piccino piccino di meno di cento pagine, si legge molto velocemente perché i Paribo sono i Paribo!


Un piccolo recap su di loro:

Farouk è iraniano, proviene da una famiglia molto benestante e avrebbe potuto fare lo chef in uno dei tanti ristornati del padre, ma ha deciso di coronare il sogno americano e farsi un nome da solo senza l'aiuto del padre. Così si è trasferito negli States, precisamente a New York. Ma non avrebbe mai immaginato che in dieci anni l'unico lavoro decente sarebbe stato fare il portinaio.


Arrivederci a pentole e padelle e benvenute lettere da smistare e cancelli da aprire.

Di lui son ben poco se non che, citando la sua biografia, è "Uno chef che non ce l'ha fatta, alla ricerca del sogno americano e romantico a tratti"

Paris, invece, è newyorkese doc. Anche lei viene da una famiglia benestante... tanto benestante. Infatti i Ramirez sono ricchi sfondati e possiedono la catena più lussuosa degli Stati Uniti di concessionarie. Però c'è da dire che la giovane, nonché unica figlia, non si interessa minimamente all'azienda di famiglia e la sola cosa che sa fare (a detta del padre) è spendere i soldi.

Dopo aver speso i miei cinque mila dollari, ha deciso che fosse una buona idea comprare una stella. [...]Una stella. Cosa diamine te ne fai di una stella con il tuo nome?

Pur essendo tanto diversi, i nostri protagonisti hanno una cosa in comune: una famiglia ingombrante che dà un ultimatum il giorno del Ringraziamento.


Per Farouk è trovare moglie entro Natale o dovrà tornare a casa per sempre!


Mentre per Paris è trovare un lavoro vero che non sia solo postare foto sui social e, soprattutto, un fidanzato o perderà la casa, i soldi di papino e non vedrà mai la sua eredità (ma che saranno mai cinquanta milioni di dollari!).





Così entrambi si iscrivono ad un'app di incontri un po' particolare: "Dick or Switch: trova un pene per Natale". App che serve un po' a tutti per non sorbirsi i parenti e visto che per Natale 2021 per me non c'è nulla da fare, per il 2022 qualcuno la vuole creare, please?


Nessuno dei due poteva immaginare di incontrarsi, perché Paris e Farouk già si conoscono.

Lui è il portinaio nel palazzo ove abita Paris e i due non si sopportano!

Per Farouk, Paris è troppo snob, viziata e pure razzista.

Per Paris, Farouk (o meglio Faribo) è irritante, un poveraccio senza stile e con un cappello orribile ...ma con un sedere meraviglioso.


Quello che avevo pensato di Paris leggendo la novella, si è rivelato esatto. Non è solo citando Farouk:

Sono seduto a pochi tavoli di distanza dalla finta bionda ossigenata, quella che sembra avere in testa il nido di un picchio.

Ma è molto, molto di più. Paris nasconde un mondo dentro di sé.

Sembrare finte tonte non significa esserlo, non significa non capire nulla, al contrario spesso non è altro che un modo di difendersi dalle cattiverie altrui e naturalmente non è vero che non si sta male per le parole ricevute.


Devo ammettere che vorrei avere anch'io il suo aplomb!


Paris con Farouk cambia, migliora. Finalmente capisce che non è tutto oro ciò che luccica e che la felicità sta anche nelle piccole cose... anche se ci mette secoli a capirlo.


Ma ehi, la posso comprendere, ormai è abituata a questo e ha paura di uscire fuori dalla sua bolla.


Il rapporto dei Paribo si evolve costantemente, anche se messo in sempre in discussione dai timori dai due e soprattutto dallo zampino di un fato un po' monello.


Tuttavia è tra familiari fastidiosi, amiche che non si possono chiamare tali, capi un po' esigenti ma dal cuore d'oro, amici ritrovati e conoscenti fanfaroni che la loro storia va avanti.


In alcune parti ho riso parecchio, in altre mi sono arrabbiata, ho provato gioia e anche un po' di angoscia (maledetti messaggi).

La scrittura di Chiara e Francesca è giocosa, libera, spumeggiante, effervescente come lo champagne tanto amato dalla protagonista.

Il romanzo si legge velocemente e una volta finito sei fregato perché vorresti leggere ancora e ancora di Paris e Farouk.


È vero che FIDANZATI PER LE FESTE è un romanzo natalizio, eppure nessuno vi nega di leggerlo il 15 di agosto. Natale è tutto l'anno e di feste qui ve ne sono parecchie: il Ringraziamento, Natale, Capodanno, Pasqua, il 4 luglio e chi più ne ha più ne metta!


Il mio voto finale è:




Chiara

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