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Recensione "Ho sposato un maschilista" di Joanne Bonny







TITOLO: Ho sposato un maschilista

AUTRICE: Joanne Bonny

GENERE: Chick-lit

CASA EDITRICE: Newton Compton Editori









"La commedia romantica più divertente dell'anno" queste parole sono incise sulla copertina e non scherzano.

L'ho letto per ben due volte e ho riso tantissimo.


La protagonista è Emma Fontana, una giornalista che ha creato la sua rivista "Revolution" dopo che le era stata negata una promozione a causa del suo essere donna, più precisamente a causa del suo utero.


Dopo questo evento parecchio discriminatorio, Emma è diventata profondamente femminista... quasi troppo.

Non riesce più a portare a termine neanche un appuntamento perché tutti, al minimo errore, vengono scartati. E per errore intendo che fanno o dicono qualcosa di troppo maschilista, per esempio: la chiamano signorina e non signora, le aprono la portiera dell'auto, non vogliono che stia sopra durante l'amplesso...


Comunque è proprio grazie alla sua rivista che sta per essere eletta "Femminista dell'anno". Premio tanto agognato e che, sfortunatamente, le può scivolare tra le dita a causa dei suoi due migliori amici che, durante una serata con troppa tequila, la iscrivono ad un reality show.

Un reality perfettamente adatto ad Emma, uno di quelli che la rispecchiano al 100% e cioè "Chi vuol sposare un milionario?"


Ebbene sì, un programma un po' trash a cui però non può più dire di no, perché un suo rifiuto comporterebbe una penale stratosferica.

Alla fine accetta sia per motivi economici e sia per l'intercessione della Grande Sorella, un'altra super femminista.


Perciò l'unica cosa da fare è restare in gara il più a lungo possibile.

Il problema però ha un nome e un cognome: Marco Bernardi, il giovane milionario.


Marco, pur avendo tanti soldi a disposizione, ha avuto un'infanzia difficile (e qui bisogna sempre ricordarsi che i soldi non fanno la felicità... ma aiutano di sicuro!) e dopo la morte dell'amata madre si è dato alla bella vita.


Il nostro giovane ospiterà nella sua immensa casa di Como ben venti ragazze, sotto i trent'anni, perché ormai in età da marito non si dice più (anche se adesso ci si sposa anche a settant'anni) e in dieci giorni dovrà scegliere una ragazza da sposare.


Come si fa a scegliere una persona che dovrai poi sopportare fino alla fine dei tuoi giorni (tranne se poi divorzi) in dieci giorni ancora non lo so.


Comunque quello che inizialmente Emma pensa sia una passeggiatina tranquilla tranquilla, si rivela ben presto una scalata sul monte Everest.

Perché?

Perché alcune concorrenti sono un po' svitate, ma altre un po' tanto cattive. Per non parlare poi delle prove parecchio imbarazzanti!


Da non dimenticare il fratello di Marco, Leonardo Bernardi. L'uomo è sposato, ma in crisi con la moglie e guarda caso si troverà anche lui nella casa di Como durante il periodo delle riprese.



Ed è tra stelline della truccatrice, pettinature alla Moira Orfei, maiali, piste da sci che l'avventura di Emma va avanti, insieme alle risate.

Ho già detto tante risate?



Parlando più precisamente del tema del femminismo, credo che la Bonny ci voglia far capire che il femminismo è ok, ma non ai livelli della Grande Sorella o della Emma iniziale.

Non bisogna far pagare agli uomini tutti i secoli in cui non abbiamo avuto diritti per esempio, prendendo proprio spunto dal romanzo, mettendogli una tetta finta per allattare i figli. Non dobbiamo ribaltare la società, ma è necessario far capire agli uomini in primis e poi anche a noi donne che è indispensabile una collaborazione da ambo le parti.


Il mio voto è:

Chiara




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