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Recensione: "Notti di rugiada" di Giulia Esse






TITOLO: Notti di rugiada

AUTRICE: Giulia Esse

GENERE: Dark fantasy orientale

CASA EDITRICE: Self Publishing











Negli ultimi anni l'oriente si sta creando un bel posticino nei nostri cuori e un bel fantasy ispirato alla cultura cinese è proprio quello che ci vuole per farci amare ancora di più questa cultura estremamente vasta.


Yun e Ruo sono due sorelle superstiti di un massacro che il cancelliere Bai Meng ha messo in atto per scovare la moglie, una strega.

Da quel giorno, entrambe hanno un solo obiettivo in mente, ovvero uccidere sia il cancelliere che la strega per far in modo che le anime delle vittime possano reincarnarsi.


Ma per far ciò, le sorelle prendono strade molto diverse.

Yun diventa una cortigiana per riuscire ad entrare nella città di Gu, diventare un'adepta della magia e avvicinarsi il più possibile alla Prima Dama.

Se il tuo obiettivo è sincero, puoi mentire pur di raggiungerlo.

Ruo, invece, si fa adottare da una famiglia nobile (per me solo di nome) per poi cercare di sposare il figlio del cancelliere, Shuren, ed essere così vicina al bersaglio.


Il problema sorge proprio quando le loro strade si dividono.

Perché non si è più sicure di portare a termine il piano. Chissà se poi ci riusciranno!


Per le due sorelle è essenziale vendicarsi.

Sono cresciute e hanno affrontato di tutto e di più solo per ottenere vendetta.

Il fuoco vive di ciò che può bruciare.

Yun ha una rabbia immensa dentro il suo cuore che pensa di poter placare solo con la morte del cancelliere e della strega.


Ruo, invece, man mano si divide tra il dovere e la tranquilla felicità.


Questo è un libro che parla di vendetta, una di quelle che pensi ti farà bene, ma che alla fine crea solo un vuoto maggiore.

Ma è un libro che parla anche di amore e amicizia, di inganni, sentimenti e mancata fiducia... tutto mixato con un pizzico di magia.


Una magia che ha diviso una famiglia e che, a causa di incomprensioni, mancata fiducia e forse anche di mancata comunicazione, porta alla distruzione non solo del proprio nucleo affettivo, ma anche di quello degli altri.


La magia del Gu è un veleno che scava nel cuore umano lasciando solo cenere, ma al contempo è anche, con la città eternamente in tramonto di Gu, simbolo di libertà e pace per tutte quelle persone (donne e uomini, ma specialmente donne che vengono considerate oggetti e di proprietà degli uomini) che hanno subito violenze e che hanno perso tutto.


Giulia Esse scrive molto bene, tutto è ampiamente descritto, anche perché la storia è narrata da diversi punti di vista. Non solo quello delle due sorelle, ma anche di Shuren, di Chun, del cancelliere e della Prima Dama.


Tutti sono cattivi, ma al contempo buoni, come qualsiasi essere umano in realtà.

Dunque se all’inizio mal sopportate un personaggio, poi vi ricredete e viceversa!


Infine ringrazio Giulia Esse per essersi fidata di me e aver deciso di collaborare con C.C. Book.


Il mio voto finale è:


Chiara

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