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Recensione: "Come ti rovino la settimana" di Chiara Rametta






TITOLO: Come ti rovino la settimana

AUTRICE: Chiara Rametta

CASA EDITRICE: Self Publishing

GENERE: Chick-lit










La mia siciliana preferita è tornata e lo fa con un romanzo tutto suo!


Vi ricorderete sicuramente di lei per aver scritto a quattro mani con Francesca Cominelli "Fidanzati per le feste" (se volete leggere la recensione cliccate qui).


Come ti rovino la settimana è la storia di una ragazza palermitana, Miranda, trapiantata a Milano... da "Ciuri ciuri ciuriddi tuttu l’annu" a "O mia bela Madunina" il passo è breve.


Il suo è un destino particolare perché sembra avverso, ma non fa altro che lasciare molliche di pane in stile Hansel e Gretel... o forse è meglio dire le arancine o gli arancini (scegliete la forma che più vi aggrada, tanto sono sempre buoni).




Il suo fidanzato Riccardo l'ha appena lasciata e neanche nel migliore dei modi visto che la nostra povera protagonista ha due corna così grandi da doversi piegare sotto le porte per riuscire a passare.


A lavoro c'è Mr Tetta che è una specie di polpo versione umana che non la lascia in pace.


Inoltre la madre si sposa... ok è un evento meraviglioso, ma ritornare in Sicilia e vedere coppiette felici non è il massimo quando ti stai riprendendo da una storia finita male.


E dulcis in fundo, la migliore amica la sprona ad iscriversi in palestra come se un po' di sport potesse salvarla da tutti questi problemi.


Di grattacapi ce ne sono, ma non bisogna mai dimenticare che siamo al sud e non avere un fidanzato significa essere zitelle. Dunque immaginatevi le zie che ogni due secondi vi si avvicinano per chiedere: "e il fidanzato? Ti sei lasciata? Perché ti sei lasciata?" che manco Barbara D'Urso a Pomeriggio 5.


In questi casi, credetemi non è finzione, non basta una bottiglia di vino, vi serve tutta la botte!


In realtà Miranda non chiede la luna:

Non cerco nessun principe azzurro o Mr. Grey che mi viene a prendere con un elicottero. Vorrei solo essere guardata come Alessandro Borghese guarda le cloche in Quattro ristoranti.

Forse una certa persona potrà essere il suo riscatto, la sua dolce metà, ma Miranda, sue testuali parole, nei rapporti di coppia è dolce e raffinata come Mara Maionchi e bisogna prepararsi al peggio.


La scrittura di Chiara è esuberante e fresca proprio come la sua amata Sicilia.

Man mano vi trasporta nel Sud: nei suoi colori, profumi, consuetudini e manicaretti (nelle ultime pagine ci ha dato anche la ricetta delle arancine, delle panelle e della parmigiana di melanzane)... in poche parole se avete fame, ve ne verrà ancora di più.


Il suo è un romanzo che vorrete continuare a leggere, ma che al contempo non vorrete finite!


Il mio voto finale è:

Chiara




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